Giornata anti-inquinamento, ma non visivo.

Oggi si celebra in numerose città del nord Italia la giornata contro l’inquinamento.

A causa degli altissimi valori di polveri inquinanti (vedi questo post) si è deciso in alcune delle maggiori città di non consentire il traffico di veicoli a motore. Città come Torino, Milano, Bologna e anche Alba hanno aderito all’iniziativa. Proposta lodevole che però non può certamente risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico, che per i restanti 6 giorni aumenta considerevolmente.

L’inquinamento atmosferico non è il solo tipo di “fastidio” che colpisce le nostre città e i nostri paesi. Negli ultimi tempi si è avuta una vertiginosa crescita di un tipo di inquinamento senz’altro meno dannoso, ma non per questo meno tedioso: l’inquinamento visivo.

Questo tipo di “inquinamento” possiamo verificarlo tutti i giorni, muovendoci per le strade: file e file di cartelloni pubblicitari, insegne, drappi appesi ai lampioni, strutture metalliche per l’affissione di manifesti. Tutti elementi che creano notevole disagio e sono anche fonte di distrazione, che sulle strade può essere molto pericolosa. Tra pubblicità di alberghi, ristoranti, negozi e i manifesti elettorali i nostri paesi, anche i più piccoli, sono sommersi di cartelloni.

Per fare un semplice esempio che fa capire la mole di insegne presenti: nel tratto va da Via Alba-Cortemilia a Corso Asti, attraversando una parte di Alba (sono circa 6 km di strada) vi sono 71 cartelli pubblicitari, uno più uno meno. Una media di 12 cartelli al chilometro. Immaginando di passare per questa strada su un veicolo (quindi a ragguardevole velocità) vedremmo i cartelloni in serie continua.

Ora sorge spontanea una domanda: non vi è un qualche provvedimento che regola il flusso di cartelli pubblicitari sulle strade? Certo che sì. Vi sono diversi provvedimenti in materia di sicurezza stradale che vietano l’installazione di cartelli in prossimità di rotatorie, incroci pericolosi o tratti di strada delicati. Il problema è che  le multe per la mancata osservanza sono irrisorie rispetto a ciò che comuni e province ottengono dalla pubblicità. Perciò tra la sicurezza e il guadagno si suole far cassa, a scapito dei cittadini e delle città.

Soprattutto nel nostro territoro, culla di paesaggi idilliaci, vedere questi maxicartelloni spiccare sembra davvero un affronto alla tutela dell’ambiente. Cartelloni talvolta raffiguranti politici che, a detta loro, hanno i nostri territori a cuore.

Com’è sana l’aria di Langa, o no?

La Langa, la campagna, le colline, le montagne, luoghi dove la natura è ancora incontaminata e dove si può vivere in modo sano.

Provate a fermare dei turisti che passeggiano spensierati per i sentieri delle nostre colline. Chiedete loro per quale motivo hanno fatto ore di viaggio per raggiungere questo luogo. Chiedete loro cosa ci guadagnano.

Magari vi verrà risposto che sono di Torino, che sono voluti fuggire dal caos della metropoli, da tutto quel frastuono, quello stress, quell’inquinamento.

Voi a quel punto potrete fare questa fatidica domanda: siete proprio sicuri che quest’aria non sia inquinata?

Come si può pensare che dei paesi di poche centinaia di abitanti, con le industrie che si contano sulle dita di una mano, possano essere luoghi con alto tasso di inquinamento dell’aria?

Si può rimanere sorpresi dal sapere che molti paesi di Langa, anche tra i più piccoli, abbiano un alto tasso di inquinamento dell’aria.

Sul sito del sistemapiemonte è presente un utile servizio di monitoraggio di qualità dell’aria per tutti i paesi del Piemonte, compresi quelli della Langa.

Prendendo in esame un giorno qualunque, si possono osservare i livelli di polveri sottili (PM 10), biossido di azoto e di ozono nell’aria. Un semplice grafico con l’ausilio di colori permette a chiunque di capire quale livello raggiunge la sostanza inquinante presa in esame.

Per verificare la qualità dell’aria, ho preso in esame i dati relativi a domenica 27 dicembre 2009.

Essendo un giorno festivo, senza molti spostamenti viste anche le vicine festività natalizie, e con tutti gli stabilimenti chiusi, mi sarei aspettato un livello quasi nullo nei paesi di Langa. Invece tutt’altro.

Dalla tabella sotto, raffigurante il valore degli inquinanti nei paesi presi in esame, si evince che non tutti i paesi hanno un basso tasso di inquinamento, come ci si poteva aspettare.

Molti paesi infatti, rischiano di superare le soglie di concentrazione in aria del biossido di azoto stabilite dal DM 60/2002 che su base annuale sono di 40 µg/m3 .

E’ buona invece la situazione riguardo alla concentrazione di ozono e polveri sottili, che è praticamente nulla in tutta la provincia di Cuneo.

Il titolo di paesi più inquinati della zona lo vincono a parimerito Bra,Barbaresco e Corneliano d’Alba (tra i paesi presi in esame), subito tallonati da una schiera di pretendenti al trono: Alba, Barolo, Belvedere Langhe, Bossolasco, Cigliè, Diano d’Alba (evviva!!), Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba, Treiso.

Unico paese tra quelli presi in considerazione ad avere un valore pressochè nullo di inquinanti è Santo Stefano Belbo.

Perciò, cari villeggiatori e abitanti delle Langhe, non pensiate di essere privilegiati e di trovarvi in un isola felice, perchè non si è molto lontani dai problemi delle grandi città. Anche se in misura minore rispetto alle metropoli, si dovrebbe cercare di arginare questo fenomeno dell’inquinamento dell’aria, in modo da non doverne pagare in prima persona, peggiorando la nostra salute e la qualità della nostra vita.

Tabella delle sostanze inquinanti nei vari paesi (disponibile il link pdf):

paese biossido di azoto polveri sottili ozono
Alba Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Albaretto della torre Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Arguello Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Barbaresco Granata (40 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Barolo Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Belvedere Langhe Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Benevello Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Bergolo Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Borgomale Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Bosia Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Bossolasco Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Bra Granata (40 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Cerretto Langhe Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Cigliè Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Corneliano Granata (40 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Diano d’Alba Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Monesiglio Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Monforte d?alba Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Montelupo Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Niella Belbo Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Novello Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Rodello Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
San Benedetto Belbo Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Santo Stefano Belbo Bianco (0 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Serralunga d’Alba Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Serravalle Langhe Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Sinio Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Torre Bormida Rosa (26 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)
Treiso Rosso (32 µg/m3) Giallo (30 µg/m3) Celeste (0 µg/m3)

tabella