I candidati del Partito Democratico in Piemonte

Sono elencati di seguito le liste dei candidati per le elezioni politiche di Febbraio 2013 per quanto riguarda il Piemonte. Per la Camera dei Deputati le liste sono due, mentre per il Senato una sola.

Ricordiamo che la legge elettorale non prevede preferenze, perciò i candidati con priorità più alta hanno maggiore probabilità di essere eletti.

 

In rosso i candidati “extra-regionali”, ovvero coloro che nulla (o poco)  hanno a che fare con la Regione Piemonte.

Partito Democratico:

CANDIDATI CAMERA PIEMONTE 1:

1) DAMIANO Cesare
2) BRAGANTINI Paola
3) PORTAS Giacomo Antonio
4) BONOMO Francesca
5) PATRIARCA Edoardo (Edo)
6) ROSSOMANDO Anna
7) GIORGIS Andrea
8) BOCCUZZI Antonio
9) FREGOLENT Silvia
10) D’OTTAVIO Umberto
11) MATTIELLO Davide
12) TRICARICO Roberto
13) BENEDETTO Silverio
14) LO RUSSO Stefano
15) GRIPPO Maria Grazia
16) MARCENARO Pietro
17) MORRI Fabrizio
18) BALLURIO TEIT Elisabetta
19) CAPOZZI Pino
20) PEPE Annunziata (Tina)
21) GOZZELLINO Giorgio
22) SCULLINO Tiziana
23) BERTONCINO Maurizia

CANDIDATI CAMERA PIEMONTE 2:

1) TARICCO Giacomino (Mino) – Cuneo
2) BOBBA Luigi (Gigi) – Vercelli
3) FIORIO Massimo – Asti
4) PICCOLI NARDELLI Flavia – Roma
5) BORGHI Enrico – Vco
6) BARGERO Cristina – Alessandria
7) BIONDELLI Franca – Novara
8) BONIFAZI Francesco – Firenze
9) BENAMATI Gianluca -Bologna
10) GRIBAUDO Chiara – Cuneo
11) GIOVANNINI Marta – Cuneo
12) BARINI Fabrizio – Novara
13) BARAZZOTTO Vittorio – Biella
14) URBAN Anna – Vercelli
15) BORRELLI Massimo – Cuneo
16) MARUBBI Germano Roberto – Alessandria
17) LEGGERO Roberto – Novara
18) FERRARIS Francesca – Asti
19) MAZZONI Cristina – Alessandria
20) STROSCIO Andrea – Biella
21) BARONE Chiara – Vercelli
22) CAMONA Ottavia – Vco

CANDIDATI SENATO:

1) MARINO Ignazio – Genova
2) LEPRI Stefano – Torino
3) CHITI Vannino – Pistoia
4) BORIOLI Daniele – Alessandria
5) FERRARA Elena – Novara
6) FISSORE Elena – Torino
7) FAVERO Nicoletta – Biella
8) DIRINDIN Nerina – Torino
9) MANASSERO Patrizia – Cuneo
10) ZANONI Magda Angela – Torino
11) ESPOSITO Stefano – Torino
12) MARINO Mauro Maria – Torino
13) FORNARO Federico – Alessandria
14) BUEMI Enrico – Torino
15) NEGRI Magda – Torino
16) CUNTRÒ Gioacchino – Torino
17) AMENDOLA Giovanni – Asti
18) BERZANO Paola – Torino
19) MANAVELLA Flavio – Cuneo
20) PERNA Umberto – Torino
21) GIANI Giorgio – Torino
22) DEAGATONE Claudia – Alessandria

Il Pd nudo con le mani in tasca.

Finite le elezioni, è tempo per i vincitori di festeggiare e per gli sconfitti di analizzare le ragioni della sconfitta.

Ad uscire sconfitta dalle elezioni regionali è la politica in generale, che vede un drastico calo dei votanti  rispetto agli aventi diritto: 69% in diminuzione rispetto al 71,4% del 2005. A causa di questo dato molti i partiti hanno perso elettori:

  • Pdl: passato da 652.821 elettori (Fi+An) a 474.431 (178.390 voti in meno);
  • Pd: da 623.687 (Ds+Margherita) a 439.663  (184.024 voti in meno);
  • Udc: da 93.998 a 74.412 (19.586 voti in meno);

Mentre, nonostante il calo di affluenza, altri partiti hanno subito un notevole aumento:

  • Lega Nord: da 173.208 a 317.065 (143.857 voti in più);
  • IdV: da 30.947 a 130.649 (99.702 voti in più);

Il grande sconfitto è però il PD che si vede scippato del governo in regione e costretto a mandar a casa molti ormai ex  consiglieri.

Molti militanti del Pd stanno cercando un modo per risollevare le sorti del partito e riportarlo agli sfarzi di un tempo (se mai ci sono stati momenti sfarzosi nel Pd). Massimo Scavino pubblica su Gazzetta d’Alba e sulla sua pagina di Facebook una riflessione su come atturare una “rifondazione democratica” del PD.

Partire con il definire l’identità del Pd. Eh si, perché diciamoci la verità, nessuno sa bene cosa sia il Pd. Il Pd è un po’ come quegli imbucati al matrimonio, che tutti vedono e pensano “saranno parenti di altri” ma in realtà nessuno conosce. Chi davvero può dire di conoscere il Pd, sapere cosa vogliono fare, quali sono i loro obbiettivi, le loro finalità?

Dopo aver capito per bene chi sono, magari con l’aiuto di un bello specchio, puntare su proposte innovative e interessanti: laicità, ridimensionamento dei compensi della casta, economia verde, ascolto dei veri problemi dei cittadini. Tutte belle parole, peccato che in cinque anni di governo del Piemonte non si sia ridimensionato alcuno stipendio e che la loro “green economy” fosse una campagna elettorale incentrata su Tav e Nucleare. Certo, anche il nucleare in un certo senso crea del verde, quello delle radiazioni.

Mariano Rabino contribuisce a questa riflessione sul Pd e la affida al suo profilo di Facebook: “pensa che il Pd abbia bisogno di una frustata…liberale….non liberista…..che parta dal basso, dalla periferia!”. Gli elettori del Pd sono anni ormai che aspettano un cambiamento liberale e di sinistra della politica italiana, pian piano lo capiscono anche i politici. Bisogna dargli tempo, mica è il loro lavoro.

Infine, Mino Taricco propone un’accurata riflessione sul possibile cambiamento all’interno del partito, concludendo che  “dobbiamo uscire dai nostri cenacoli in cui si parla di “politica” e tornare nel concreto ad occuparci dei problemi delle persone”. Forse ha colto il nocciolo del problema: la politica non si occupa dei problemi delle persone.

Forse l’unico modo per rifondare davvero il Partito Democratico è svecchiare il partito, non nel senso di abbassare l’età dei politici, ma di trovare facce nuove, persone oneste con la voglia di fare e di lavorare per il paese, accantonando coloro che da vent’anni guidano il partito con i risultati visibili da tutti.

Si vedrà se davvero ci saranno cambiamenti. Il Pd intanto è spodestato dalla guida della Regione Piemonte, denudato dei propri poteri, a guardarsi intorno in cerca di idee. Con le mani in tasca.