“Mai tanti turisti nell’Albese”

Alcune dichiarazioni tratte dall’articolo pubblicato su LA STAMPA del 26 marzo 2011 (a cura di Roberto Fiori):

ECONOMIA. NEL 2010 SUPERATE LE 500 MILA PRESENZE. Numeri forniti dal Comune.

Un autunno d’oro, con il 14% in più di presenze rispetto al 2009 che ha consentito al territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero di ottenere uno storico risultato: superare per la prima volta la soglia delle 500 mila presenze turistiche. E’ a partire da questi numeri che ieri l’Amministrazione comunale albese si è presentata al gran completo per rendere noto il proprio impegno nel far crescere un settore che è sempre di più una solida industria: il fatturato in tutto il comprensorio ruota intorno ai 100 milioni di euro e dà lavoro a oltre 5mila addetti, impegnati in più di mille aziende tra ristoranti, alberghi, agriturismi e b&b, con 11 mila posti letto e 41.500 coperti.

«L’occasione – spiega il sindaco Marello – arriva con il passaggio di consegne da Antonio Degiacomi al neoassessore Paola Farinetti. Ma vuole essere una riflessione più ampia per rendere noto ciò che abbiamo fatto e anticipare ciò che faremo, anche in risposta a chi ci accusa continuamente di immobilismo e scarso coraggio».

Ecco allora i grandi eventi che arriveranno nei prossimi mesi: la nuova edizione di Vinum; la seconda tappa del Giro d’Italia, in programma l’8 maggio; la mostra «Le Langhe di Camillo Cavour», nell’ambito del Centocinquantesimo; le Olimpiadi delle Città Gemelle, dal 27 al 31 luglio; il Tour dell’Avvenire, una sorta di Tour de France dedicato ai giovani ciclisti, atteso l’11 settembre. Senza scordare i festival musicali, teatrali e cinematografici, gli sforzi fatti per rendere più accoglienti le piazze e gli spazi verdi, l’impegno per la tutela del paesaggio.

Ci sarebbero anche le prove pre-tour di Vasco Rossi, ma Marello è prudente: «Abbiamo manifestato interesse e disponibilità, ma siamo ancora in attesa di chiarimenti sui costi e sulla sostenibilità dell’organizzazione».

Paola Farinetti si sbilancia invece su Vinum: «E’ già stato fatto molto per migliorarlo, ma credo che ci sia bisogno di un ripensamento. E’ assurdo che in una manifestazione così siano assenti i grandi produttori di Langa e Roero. Dobbiamo confrontarci con loro e fare in modo che Vinum diventi un’occasione straordinaria per tutti. Turismo e cultura devono fare da richiamo reciproco».

Cronologia della spedizione di Cota ad Alba

Alba, ore 18, Chiesa di San Giuseppe. La giornata è soleggiata e il clima mite. Davanti all’edificio alcune persone distribuiscono volantini firmati dai Sindacati e piuttosto critici sull’operato di Cota. Nonostante siano quasi le 18 (ora prevista per l’incontro) all’interno della chiesa ci sono si e no una ventina di persone, perlopiù anziani che hanno già preso posto. A destra dell’entrata un tavolino ospita alcune copie del nuovo libro di Roberto Cota: “Dalla parte del popolo”. Il libro è quello che si definisce un instant-book: poche pagine, scritto rapidamente (parla dell’attività del “governatore” nel 2010), di immediato effetto. Alcuni degli spettatori lo hanno già comprato e approfittano dell’attesa per sfogliarlo.

Come visibilmente sottolineato nei volantini, questo è il SECONDO libro del Presidente della Regione. Quale sarà il primo? Semplice: “Dalla parte del popolo”. Nessun errore di battitura nè frutto di svista: il primo libro è infatti la cronaca di un anno da Parlamentare dell’ Onorevole Cota prima di diventare Presidente della Regione.
Perciò questo secondo libro si potrebbe rititolare “Dalla parte del popolo II”, emule di grandi saghe del calibro di Harry Potter o Guerre Stellari. Chissà, magari in “Dalla parte del popolo II” si narrerà dell’On. Cota che avvicinando il giovane Consigliere Regionale Lumbard Renzo Bossi, gli dirà “Renzo, sono tuo padre!”, oppure si vedrà Cota sconfiggere la Bresso alle prossime elezioni con un “Avada Kedavra”.

Ridendo e scherzando si sono fatte le 18, le persone occupano i posti a sedere che si esauriscono in fretta e i ritardatari sono costretti a restare in piedi. Intanto, come nei migliori red carpet di Hollywood, comincia la sfilata dei politici. I primi ad arrivare sono i “pezzi grossi” della Lega Nord Cuneo: Federico Gregorio, Paolo Spolaore, Stefano Isaia. Molto cordiali con il pubblico, si fermano a salutare e a scambiare battute con tutti. Prima fila per loro.
Successivamente arriva il candidato sindaco del PdL Carlo Castellengo, che senza molti fronzoli si siede anche lui in prima fila. Vista l’età media piuttosto avanzata del pubblico ecco arrivare i Giovani Padani di Alba, capitanati dal coordinatore Filippo Valsetti, che si mettono subito al lavoro aiutando gli addetti al tavolino con i libri. Completa la tranche di giovani Emanuele Bolla, coordinatore del PdL giovani di Alba, che saluta gli altri politici e si sistema anche lui in prima fila.

Sono già le 18.15 quando arriva anche il Sindaco di Alba Maurizio Marello, in rappresentanza istituzionale per il comune, andando a completare la prima fila, pronta per i fotografi.
Pian piano si fanno le 18.30 e il “guvernatùr” non si vede all’orizzonte. Alcune persone a fondo sala cominciano a mugugnare per il ritardo “va bene tutto però il ritardo no” “io ho delle cose da fare a casa” sono talune frasi che si sentono, anche se la maggior parte della sala è ancora piuttosto serena e fiduciosa.

Giungono alfine le 18.40, mentre i big della Lega si esibiscono in un viavai nervoso per la sala cercando di contattare telefonicamente il Presidente della Regione, ecco che si sentono delle voci provenire all’esterno della Chiesa. Quasi certamente è l’arrivo di Cota, accompagnato da urla non certo di approvazione da parte di alcuni passanti che però sono sovrastate dalle pungenti e sagaci argomentazioni dei militanti che accolgono il presidente: tra le tante “idioti” e “siete pagati dai comunisti”. Scambi di opinione di ordinaria politica italiana.

Alle 18.41 ecco che Cota fa il suo ingresso nella chiesa, accompagnato da flash e applausi che manco Sharon Stone alla notte degli Oscar. l’Onorevole è accompagnato dalle sue guardie del corpo e dall’onnipresente Assessore Cirio, che si accomoda in prima fila facendo alzare Bolla in una sorta di metafora della gerarchia partitocratica albese e assegnando a ognuno le proprie mansioni: Cirio è l’attira-fotografi e Bolla lo scalda-sedie.

Pronti,via! Si parte subito (il subito è relativo) con l’incontro-presentazione, moderato dal giornalista Claudio Puppione che dall’alto dell’imparzialità spettante a un moderatore esordisce con la frase: “sono contento di aver sostenuto il Governatore Cota alle elezioni”.
Si parla subito di sanità, di cosa il Presidente ha fatto per migliorare i servizi e della soppressione dell’Asl Alba-Bra. Cota da la colpa dei buchi nel budget alle scorse legislature (pagina 4 del manuale del buon politico) e passa a spiegare il bonus-bebè appena approvato. Da qui inizia il susseguirsi di dichiarazioni politiche standard, di cui potete leggere nei veri mezzi di informazione.

Se però non vi volete perdere l’ultima fatica letteraria del Presidente della Regione, non scordate di comprare anche il primo libro, senza il quale non cogliereste l’intreccio letterario e i colpi di scena. Lo potete trovare su eBay alla modica cifra di 2 Euro.

I Sindaci di Alba e di Bra sulle ipotesi di riorganizzazione del sistema sanitari

A seguito delle notizie di stampa che raccontano dell’intenzione della Regione Piemonte di ridurre il numero delle ASL ad una per provincia (così sopprimendo l’ASL CN2) e di accorpare la gestione degli ospedali in un certo numero di ASO, sganciate da ogni rapporto con le ASL, i sindaci di Alba, Maurizio Marello, e di Bra, Bruna Sibille, hanno così commentato:
“Nessuna autorità regionale ci ha mai consultato su questo progetto, pur sapendo che in più occasioni – assieme ai sindaci degli altri comuni dell’ASL CN2 – abbiamo dichiarato la nostra assoluta contrarietà.
Perché cancellare un’ASL che si è sempre distinta per le ottime prestazioni di efficienza gestionale, con livelli di spesa pro capite significativamente inferiori alla media regionale e con un rapporto tra volumi di attività e costi che è dei migliori? Perché non tener conto del fatto che in un territorio caratterizzato da una forte dispersione degli abitanti spezzare l’esistente forte integrazione tra una moderna struttura di ricovero e le attività sanitarie territoriali è da tutti ritenuto un assoluto non-senso?
I Comuni di Alba e di Bra hanno condotto una lunga battaglia al fine di superare i loro due ospedali per costruirne uno nuovo, quello in via di realizzazione sulla collina di Verduno. Tutti ci hanno detto che in questo modo abbiamo dato un esempio da imitare. Cittadini ed aziende si sono mobilitati – offrendo fino ad ora quasi 8 milioni di euro – per contribuire ad assicurare l’arredo delle stanze del nuovo ospedale, riscoprendo l’antico gusto del mecenatismo civile. Tutti ci hanno detto anche qui che siamo da ammirare. A che servono tutte queste belle parole se adesso dovessimo rinunciare ad avere voce in capitolo su ciò che abbiamo voluto e stiamo facendo con le nostre forze? Per di più senza che nessuna autorità regionale abbia mai sentito il bisogno di raccogliere e prendere in qualche considerazione la nostra opinione. Ci chiediamo se sia questa la traduzione concreta delle tante blaterazioni su sussidiarietà e federalismo.
Sappiamo di rappresentare la volontà di tutti gli enti locali di Langa e Roero chiedendo con forza di mantenere un modello organizzativo nel settore sanitario che ha dato eccellenti risultati, che è proiettato nel futuro e che verrebbe meno scorporando l’ospedale dal territorio e istituendo una unica ASL per una provincia che non a torto, per la sua complessità e diversità, viene definita ‘la granda’”.