Gancia e Gregorio accorrono a Cortemilia e Bergolo

Duplice sopralluogo in Alta Langa, a Cortemilia e Bergolo, per la
presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia. Insieme alla presidente
anche Federico Gregorio, assessore provinciale alla Protezione civile e neo
consigliere regionale, con gli ingegneri Enzo Novello e Giuseppe Giamello,
dirigenti dell’Area Lavori Pubblici della Provincia, e Carlo Giraudo, dirigente
regionale dell’Ufficio Opere Pubbliche di Cuneo.

“Incontri fruttuosi – ha commentato Gancia – ma soprattutto concreti, nei quali
si è avuto modo di entrare nel vivo dei problemi che spesso interessano i diversi
livelli di governo, comunale, provinciale e regionale”. In particolare, a
Cortemilia, dopo una riunione in Comune, è stato effettuato un accurato
sopralluogo sulla strada provinciale in località Mondurasco, mentre a Bergolo la
presidente ha inteso prendere personalmente visione della situazione del Ponte
Bergamaschi, di accesso al paese. Nel primo caso, sono state riscontrati diversi
movimenti franosi, che interessano sia la strada provinciale, sia una strada
comunale sovrastante. Nel secondo, si è invece valutata con favore l’esigenza di
uno studio tecnico-progettuale per individuare possibili interventi di
consolidamento strutturale.

“Assicuriamo – hanno concluso Gancia e Gregorio – il nostro pieno e
quotidiano impegno a fianco degli amministratori comunali: d’altronde, le
problematiche, soprattutto quelle derivanti dalle tre calamità abbattutesi sulla
Granda a cavallo tra 2008 e 2009, abbracciano tutti i livelli amministrativi. Da
qui l’intenzione di continuare a lavorare concretamente, con impegno, pur a
fronte di risorse che sono limitate. Ma unendo le forze si potrà senz’altro
lavorare per offrire risposte ai cittadini”.

Gancia & Taricco e il terrore degli impianti fotovoltaici

Il Consiglio provinciale odierno è cominciato con la presidente, Gianna Gancia, che ha esternato i propri dubbi su un gravissimo problema che sta affliggendo il nostro territorio. Gli impianti fotovoltaici.

La Presidente ha ammesso di essere molto preoccupata per la proliferazione smodata di questi impianti, dicendo che “stiamo ricevendo una marea di richieste a cui non possiamo non dare autorizzazione perché manca legislazione. Ci sono gli incentivi, l’energia data è ridicola rispetto alle dimensioni e alla deturpazione del panorama. Chiedo l’impegno di tutti, anche delle commissioni. Stiamo deturpando il nostro paesaggio.” Con le lacrime agli occhi si è poi accasciata inerme sulla sua poltrona, rincuorata dai compagni di partito.

Ma l’opposizione non c’è stata, ha saputo cogliere la palla al balzo e difendere l’energia sicura e rinnovabile da loro tanto osannata. O almeno così sarebbe dovuto andare. Invece il consigliere di minoranza Mino Taricco (PD) ha dato ragione alla Presidente: “Chiediamo intervento urgente, concordo con la Presidente. La regione ha varato linee guida perché non ha potere legislativo. È un disastro quello che si sta palesando.

Un vero disastro quello del prolificarsi degli impianti fotovoltaici. Se pensiamo a tutti i danni che stanno creado questi impianti, all’impatto ambientale devastante sul territorio e sulla salute dei cittadini e che sono davvero un pugno nell’occhio nel nostro bel panorama.

Forse quello che salverebbe il “disastro” è una bella centrale nucleare, come auspicavano i partiti di punta alle ultime elezioni Regionali.

Una bella centrale che non fa danni al territorio: solo una piccola emissione di materiali radioattivi sotto forma di effluenti liquidi e gassosi (trizio, ferro, cesio, cobalto, radio, stronzio).

Una bella centrale che non fa danni alla salute: solo ai bambini che vivono entro 5 km dalla centrale e che hanno il 76% in più di rischio di contrarre una banale leucemia.

Una bella centrale che non deturpa il territorio: vogliamo infatti mettere a confronto un bell’impianto nucleare con uno fotovoltaico? Le immagini parlano da sole.

Centrale nucleare di Civaux (Francia)

Impianto fotovoltaico

Speriamo perciò che la nostra provincia possa salvarsi da questa immonda piaga che sta flagellando il nostro territorio, e che Lega e PD insieme possano finalmente debellare questo virus e portarci verso un roseo futuro con l’energia nucleare.

Le premesse ci sono tutte visto che tra i possibili siti in cui costruire centrali nucleari c’è anche Fossano. Per fortuna avremo una centrale nucleare vicino a noi e potremo eliminare questi orrendi impianti fotovoltaici.

Questi stupidi 150 anni.

Il prossimo anno si festeggerà la ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia.

Si preparano in tutta Italia già da tempo le celebrazioni con eventi, restauri di edifici storici, rassegne culturali. La Regione Piemonte da subito si era “scissa” dal governo centrale creando un apposito comitato locale adibito allo stanziamento dei fondi e all’organizzazione degli eventi.

Anche la nostra provincia festeggia quest’anno il 150ennale. Infatti è insieme a Sondrio la più antica d’Italia, istituita nel 1859 con il decreto Rattazzi. L’amministrazione Gancia puntato molto su questo anniversario, creando un apposito sito molto curato e adoperandosi perché queste celebrazioni vengano organizzate nel migliore dei modi.

Nel sito cn150 è presente anche il quiz “orgogliosi della nostra storia” in cui si mettono alla prova le conoscenze della popolazione in merito a personaggi e fatti riguardanti la provincia Granda.

I creatori del quiz forse ritengono che le capacità conoscitive e intellettive dei cuneesi siano alquanto limitate. Le domande che vengono poste non sono certo da test di ingresso alla Bocconi:

  • Pertinace è: a) una essenza vegetale; b)un roditore; c) un imperatore romano nato ad Alba;
  • Silvio Pellico è: a) un famoso atleta del Settecento; b) un saluzzese patriota[..]; c) un emigrato in Argentina dove nel 1948 fondò un complesso musicale;

E poi ancora: Giovanni Battista Michelini è il fondatore di una grande industria di pneumatici? (Certo, la Michelin) Giovanni Giolitti ha inventato un liquore alpino nel 1920? I Cacciatori delle Alpi sono una famosa qualità di salami?

Domande così temute che probabilmente rimarranno irrisolte per decenni, di difficoltà pari solo al problema del millennio di Riemann. Il giorno in cui qualcuno risolverà finalmente questi dilemmi potremmo finalmente veder dissolto questo alone di dubbio che ci sovrasta e festeggiare i 150 anni della nostra provincia in serenità e allegria.