Parentopoli-Piemonte: la giunta Cota piazza i parenti in Regione

La giunta Cota tiene famiglia. E fa di tutto per piazzarla in Regione. Senza escludere nessuno: fratelli, figli, mariti e mogli. parenti di esponenti sia PdL che Lega, indistintamente. C’è un po’ di tutto nella “parentopoli” che prende corpo nelle stanze della Regione Piemonte, raccontata stamane da Tommaso Labate de Il Riformista: “La figlia del capogruppo che lavora col presdiente, la moglie dell’assessore assunta alle dipendenze di un altro assessore, la sorella di un onorevole che ha un contratto col gruppo consiliare“. Gli organigrammi consiliari sembrano davvero un gigantesco stato di famiglia. Ed è divertente scorrere l’elenco dei fortunati familiari dei politici eletti in Piemonte assunti con contratti a tempo determinato, contratti di collaborazione e consulenze.

I PARENTI DEGLI AMICI – C’è Michela Carossa, figlia del capogruppo della Lega Mario, che lavora nella segreteria del governatore Roberto Cota, come “addetto collaboratore dell’ufficio comunicazione“. C’è Paola Ambrogio, moglie dell’assessore all’Ambiente Roberto Ravello, che lavora alla segreteria dell’assessore regionale ai Trasporti William Casoni, dove svolge “attività di direttiva istruttoria complessa a supporto dell’assessore nelle materie delegate“. Piazzata pure Maria Cristina Toselli, sorella del consigliere regionale Francesco, lavora al gruppo del Popolo delle Libertà. Una delle sue colleghe è Daniela Rasello, figlia del consigliere regionale Rosanna Costa. Con loro siede in scrivania anche Giovanna Armosino, sorella di Maria Teresa, presidente della provincia di Asti, e deputata nazionale per il partito berlusconiano.

FAMIGLIE INTERE IN REGIONE – In Regione c’è pure Sabrina Giovine, sorella del capogruppo dei Pensionati con Cota, Michele, che lavora a stretto contatto col suo familiare. Anche il gruppo degli ambientalisti di centrodestra, i Verdi Verdi, ha avuto la stessa idea. A lavorare in regione ha piazzato i parenti del leader nazionale Maurizio Lupi (omonimo del più noto parlamentare PdL): la moglie Lorella, la figlia Sara, i fratelli Alberto e Alessandro. Ci sono anche le famiglie non imparentate coi politici ma adeguatamente accontentate. Sorprendente la cura con cui è stato affidato un incarico a due coniugi: Giuseppe Cortese e Isabella Arnoldi. Il primo è responsabile dell’Ufficio comunicazione di Cota, la seconda è responsabile dell’Ufficio comunicazione di Massimo Giordano, braccio destro del governatore e Assessore allo Sviluppo Economico. Coincidenze?

fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/80540/piemonte-cota-parentopoli-regione/

Per gli alluvionati e contro la finanziaria.

La manovra finanziaria 2010, sulla quale si è discusso in lungo e in largo, propone una seria di tagli e adeguamenti per far fronte alla crisi economica e al rischio di crollo dell’Italia come avvenuto poco tempo fa per la Grecia. Tra i vari modi con cui il governo cerca di recuperare liquidità vi è un articolo (art. 12 comma 12) in cui si eliminano i benefici fiscali per gli alluvionati piemontesi del 1994.

Una legge del 2007 aveva disposto che le aziende alluvionate potessero beneficiare di agevolazioni fiscali per gli anni 1994, 1995, 1996, 1997: potevano regolarizzare la loro posizione contributiva e tributaria corrispondendo il 10% di quanto dovuto.  La Corte di Cassazione aveva poi stabilito che anche le aziende alluvionate che già avevano provveduto al pagamento delle imposte valeva l’agevolazione; per cui esse potevano richiedere la restituzione  del 90% del totale pagato.

Ora con la finanziaria la sentenza della Corte di Cassazione sarebbe vanificata, rendendo impossibile la restituzione delle imposte.

La protesta riguardo questo articolo è stata bipartisan: il 4 Giugno in Consiglio Regionale è stato presentato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Molinari e Carossa (Lega Nord) che chiede la soppressione dell’articolo. Ai due consiglieri si sono aggiunte le proteste di esponenti del Partito Democratico, dell’Italia dei Valori e del Popolo della Libertà, tra cui il cuneese Francesco Toselli.

L’ordine del giorno è stato approvato e la giunta Regionale si è impegnata per agire nelle opportune sedi affinchè venga soppresso il comma incriminato.

Toselli se n’è andato e non ritorna più…

..Il treno delle 7:30 senza lui.. cantava Laura Pausini.

Ci mancherai..

Certo il soggetto della canzone era Marco ma poteva benissimo essere il neo-consigliere regionale.

Infatti Toselli, con una struggente lettera, ha presentato le dimissioni dal Consiglio provinciale. “Con rammarico ho rassegnato le dimissioni da consigliere provinciale, incarico a cui ero stato eletto un anno fa” comincia la sua dichiarazione. “su richiesta del Popolo della Libertà“, questa macchina fratricida che non risparmia nemmeno il più intimo dei legami ed ha la forza di strappare a Toselli ciò che ha di più caro al Mondo, ovvero la Provincia di Cuneo e la sua terra.

Infatti Toselli continua dicendo che “Voglio assicurare che continuerò a occuparmi delle problematiche locali, avendo la possibilità come consigliere regionale di farlo in modo completo, con tutta la rete di rapporti e collaborazioni che in questi anni ho costruito sia in Regione che in Provincia“. Anche se sarà lontano da noi sarà sempre vicino, se avremo bisogno potremo volgere lo sguardo verso Torino e sapremo che lui è li per noi, per poterci dare un barlume di speranza e gioia.

Infine Toselli ci rassicura: “Il mio impegno continua, se possibile con maggior forza per assicurare alla provincia di Cuneo quell’attenzione che era venuta meno con la Giunta Bresso e che sono certo il presidente Roberto Cota, con cui ho un ottimo e consolidato rapporto personale, vorrà dare“. Non importa quali saranno gli ostacoli (siano essi i politici comunisti o la lontananza da casa) ma il Nostro farà di tutto per porci le attenzioni necessarie, per dare il 100% per il bene della Provincia e dei suoi abitanti.

Non disperate cari cuneesi, anche se Toselli se n’è andato resterà sempre accanto a noi, basterà ricordarlo nei nostri cuori.

Toselli se n’è andato, ma contrariamente a quello che cantava la Pausini ho la sensazione che tornerà. Chiamatela speranza, nostalgia di casa o poltronismo ma sono sicuro che presto tornerà in Provincia e sarà di nuovo accanto a noi.