Vergognoso dichiarare 200 mila Euro e detenere la maggior percentuale di assenze in regione

Pubblichiamo, con notevole ritardo, la lettera di una lettrice, ricordando che Raffaele Costa si è dimesso il 3 Marzo da Consigliere Regionale per motivi di salute.

Come tutti gli anni sui quotidiani vengono pubblicate le dichiarazioni dei reddititi relative ai personaggi di interesse pubblico: noto su “La Stampa” lo stato patrimoniale e tributario dei consiglieri e degli assessori regionali e su “la Voce delle Langhe” il TOTO-PRESENZE del consiglio Regionale nell’anno appena concluso (http/lavocedellelanghe.WordPress.com/2011/12/22/toto-presenze-2011-del-consiglio-regionale/).
In qualità di cittadina Albese ho seguito per anni, e sostenuto, le lotte dell’on. Costa, tra cui quelle memorabili contro l’assenteismo parlamentare: credo stupirebbe chiunque leggere ora sui giornali che la stessa persona accetti di dichiarare quasi 200.000 euro di pensione detenendo il primato di “Poltrona Nera” in Consiglio Regionale per la percentuale di assenze maggiore di tutti.
La mia riflessione sfocia in un’altra immagine che rappresentava per me l’onorevole Costa: il famoso interesse per lo svecchiamento delle forze politiche l’avrebbe dovuto spingere a lasciare la poltrona invece che farla diventare Nera, per le assenze, ma estremamente preziosa, visto gli introiti.

Carla Marengo

Il walzer delle poltrone

Oggi si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio regionale del Piemonte.

All’ordine del giorno l’insediamento del nuovo presidente, le elezioni del presidente del consiglio regionale e dei segretari e inoltre eventuali dimissioni e surrogazioni e la presentazione della giunta regionale.

Come previsto in questo blog (in un precedente articolo) si è verificato il walzer delle poltrone: i Consiglieri regionali che sono stati nominati assessori si sono dimessi dall’incarico per fare posto ai loro compagni di partito che altrimenti non sarebbero riusciti ad entrare in Regione.

Molte le surrogazioni (ovvero consiglieri dimissionari sostituiti dai primi non eletti). Per quanto riguarda la provincia di Cuneo possiamo vantare ben due new-entry nel consiglio: l’on. Raffaele Costa e Francesco Toselli, entrambi del PdL, che quindi può vantare ben quattro rappresentanti in Regione di cui tre non eletti.

Va ricordato che anche nella giunta precedente c’erano stati ben 5 ripescati (contro i 6 di questa legislatura, tutti del PdL) di cui uno solo nella nostra provincia (il buon Rabino entrato al posto di Mino Taricco). Inoltre è doveroso un plauso all’assessore Sacchetto che non ha presentato le dimissioni, non si sa se per volontà di risparmio o per antipatia verso il primo non eletto.

Nonostante le promesse fatte dal presidente Cota sui tagli ai costi della politica e l’esordio sprezzante con cui annunciò di aver diminuito il numero di assessori rispetto alla precedente giunta (da 14 a 12) grazie a questo “rimpasto” gli assegni da staccare ai politici aumentano considerevolmente e le preferenze dei cittadini vengono tenute sempre meno in considerazione. Sempre dalla parte dei cittadini.

Giachino manda in panchina Cirio

Oggi Alberto Cirio inaugura la sua nuova sede elettorale a Cuneo, che si va ad aggiungere alle quattro che già possiede sparse per tutto il Piemonte.

Nonostante l’atteggiamento festante, i saluti e i sorrisi, Cirio ha ben poco da festeggiare.

Pochi giorni fa il sottosegretario dei trasporti Meo Giachino, Canalese, durante una cena di propaganda elettorale nel suo paese natale ha svelato importanti retroscena. Se l’esito delle prossime elezioni regionali vedrà vincitore il candidato leghista Roberto Cota allora sicuramente l’assessore alla Sanità sarà il monregalese Raffaele Costa, già ministro nello stesso ruolo.

Se ciò sarà effettivamente vero allora risulterà difficile per Cirio aspirare ad un assessorato. Come riporta Cuneocronaca “appare poco verosimile che qualche altro esponente cuneese ex Forza Italia (Cirio, Toselli) possa pensare di andare a sedere nell’esecutivo regionale in caso di vittoria di Cota.L’altro eventuale assessorato dovrà infatti essere attribuito in quota An e anche questo è già stato ipotecato da William Casoni, il quale confida di ritornare ai Trasporti e alle Grandi Infrastrutture.”

Le speranze di avere un assessore albese dopo oltre vent’anni, cosa che auspicava Cirio in campagna elettorale, sono pressoché nulle. Resta da vedere ora su cosa si baserà la restante campagna elettorale di Cirio, che vede crollare mesi di sforzi (e cartelloni) costati molta fatica.

fonti: http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=24974, http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=79463&cat_code=7